Psicoterapia infantile

La terapia strategica integrata non ha solo l’obiettivo di estinguere il comportamento disfunzionale, ma prevede anche la possibilità per il bambino di esprimere le emozioni e lavorare in maniera più profonda per la comprensione dei comportamenti disfunzionali, facendo in modo che il bambino non ne abbia più bisogno perché il suo disagio è stato ridimensionato. Per raggiungere questo obiettivo, bisogna accedere al mondo emotivo del bambino ed è compito del terapeuta trovare la chiave d’accesso giusta per ciascun bambino.

Sicuramente il primo passo di una terapia è conquistare la fiducia del bambino e offrirgli la possibilità di esprimersi liberamente.

Il gioco è una tecnica che viene utilizzata costantemente nella terapia con i bambini, e assume diversi ruoli: mettere a proprio agio il bambino e conquistare la sua fiducia, conoscere meglio il bambino, le sue emozioni e i suoi pensieri e aiutarlo giocando a modificare le sue emozioni e i suoi comportamenti.

Il gioco e il disegno sono potenti mezzi di proiezione (Cannoni E., 2003). Il bambino fa un disegno o racconta una storia e di primo acchito sembra che non abbia nulla a che fare con se stesso, con la sua vita. È qualcosa di “esterno”, che dà sicurezza ed è anche divertente, ma poi scopriamo che quella storia racconta altri significati.

Quello che il bambino esprime con il gioco può rivelare le sue fantasie, le ansie, le paure, le frustrazioni, gli atteggiamenti, gli schemi, le manipolazioni, gli impulsi, le resistenze, i risentimenti, le colpe, i desideri, la volontà, i bisogni e i sentimenti.

Una volta chiaro l’obiettivo da raggiungere, il terapeuta sceglierà la strada migliore per quel bambino. Quindi esistono innumerevoli giochi e strategie da utilizzare con i diversi bambini. A volte sono i bambini stessi che decidono con quali giochi giocare e cosa fare, compito del terapeuta, in questi casi, è utilizzare i giochi scelti dal bambino per raggiungere i propri scopi terapeutici.

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